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''Vicolo del Moretto, 7'' - Incisione di Carlo RappIl nostro socio vitalizio CARLO RAPP scultore – incisore – peintre-verrier – scrittore, è morto il 30 di gennaio e 2 il febbraio se ne sono celebrate le esequie nella vecchia Basilica del Santuario di Oropa, alle quali siamo intervenuti con questo breve saluto:

2 febbraio 2021 Oropa

Porto il commosso saluto della Sezione Verbano Intra del CAI di cui CARLO RAPP era socio vitalizio e amico sincero, oltre che sostenitore.
E’ sua infatti la realizzazione di uno splendido stemma, inciso su pietra, che sovrasta ora il portoncino d’ingresso della sede sociale in Vicolo del Moretto 7 a Intra, sua città natale, donato da Carlo Rapp in occasione del 100^ anno di fondazione.
Come è sua la pregevole incisione intitolata “vicolo del moretto n.7”, divenuta segno caratterizzante del nostro sodalizio, ed altro ancora.
Ma soprattutto è stata la sua vivace e costante partecipazione, fintantoché glielo ha consentito la salute, alla vita sezionale che ce lo ha fatto sentire amico oltre che socio. La sua serena disponibilità, la sua giovialità e gioia di vivere, l’amore per la sua terra e per il suo lago tante volte magistralmente interpretato nelle linee e nei color , ci sono stati di aiuto e di incoraggiamento.
Lo accompagni il nostro grato ricordo,

Carla

Biografia sintetica
Carlo Rapp, scultore, incisore, peintre-verrier.
È nato a Intra nel 1932 da vecchia famiglia intrese di maestri soffiatori di vetro, di origine tedesca.
Si dedica all'arte della vetrata studiando le differenti tecniche in Svizzera, Francia e Germania che egli elabora e pratica personalmente.
Vince concorsi nazionali: il premio Biennale di Novara 1951, e Biennale di Bologna 1958.
Innovatore nel gusto e nella tecnica della vetrata, introduce per primo in Italia l'uso del vetrocemento. Parallelamente inizia l'attività di scultore, realizzando opere monumentali in ambienti pubblici e privati. Salvo alcuni lavori in bronzo, commissionatigli per edifici pubblici, la sua produzione è quasi esclusivamente in pietra e marmo che lavora egli stesso.
Ha compiuto lunghi soggiorni in Medio Oriente negli anni 1958-'63, dove ha affrescato la Cattedrale di Kuwait, lavorando anche per privati.
La sua attività si manifesta anche nel campo della grafica con acqueforti che produce con regolarità. Attivo come scenografo, ha collaborato in questi ultimi dieci anni anche con il Teatro Regio di Torino per scenografie di svariate opere e balletti.
Ha partecipato a mostre collettive tra l'altro a Novara, Assisi, Milano, Napoli, Parigi, Roma, Torino.
Ha collaborato ripetutamente con numerosi architetti, fra cui: F. Bardelli, M. Binel, U. Cuzzi, R. Morbelli, N. e L. Mosso, L. Rivetti, M.F. Roggero, E. Soncini e altri.
Hanno scritto su Carlo Rapp: F. Abbiati, M. Bernardi, M. Bruni, A. Bucci, L. Carluccio, A. Coccia, G. Confalonieri, A. Dragone, P. Isotta, L. Mallé, M. Mila, R.U. Montini, L. Palomba, C. Parmentola, M. Pasi, G. Pestelli, G. Ruggeri, A. Sala, W. Scheiwiller, R. Tedeschi.