“La musica è il linguaggio universale della bellezza”.
Nell’incontro culturale di venerdì 16 maggio, in un ambiente come il Club Alpino Italiano, in cui si esalta la maestosità e la bellezza delle montagne, la Sezione Verbano ha proposto ed assistito ad una delle espressioni più nobili ed eccelse dell’arte musicale. L’amico musicologo Giovanni Sgaria ha intrattenuto un nutrito ed attento gruppo di spettatori con il capolavoro di Mozart “Don Giovanni”, opera buffa in due atti, seconda delle tre opere italiane del compositore salisburghese.
Dopo aver spiegato la storia e la struttura dell’opera, il profilo dei personaggi, le funzioni dell’orchestra, non potendo approfondire tutta l’opera per ovvie ragioni di tempo, Giovanni Sgaria è entrato direttamente nel vivo del finale del secondo atto, coinvolgendo sempre più i presenti con una lettura e spiegazione del testo effettuata con grande passione e competenza.
Successivamente ha proiettato, intervallando momenti di commento, la versione classica del “Don Giovanni” dello spagnolo Carlos Alvarez e diretta da Riccardo Muti. La comparsa in scena della statua del Commendatore, "convitato di pietra" alla cena di Don Giovanni, chiude, con la punizione dell'incorreggibile libertino, questa prima visitazione dell’opera.
A questa edizione classica, Giovanni Sgaria ha poi contrapposto l’ironica e provocante versione del regista Calixto Bieito, andata in scena a Barcellona e che ha suscitato consensi, ma anche mille polemiche. Nel finale, oltre all’ironia ed alla provocazione c'è anche la tragedia in forma horror, con Don Giovanni su sedia a rotelle, punito e pugnalato al cuore ad uno ad uno da tutti gli altri personaggi.
Una serata impegnativa e nello stesso tempo divertente, terminata con la promessa da parte di Giovanni Sgaria di riproporsi in futuro con nuove proposte, suggerendo "La Sinfonia delle Alpi" di Strauss.