Lo scritto di oggi accompagna un momento particolare di questa nostra annata di gite, escursioni e trekking con il CAI VERBANO; già da giugno Franco Rossi ci ricordava, calendario in mano, che il 25 settembre ci sarebbe stata la dedicazione del RIFUGIO al PIANCAVALLONE al dott. CLEMENTE, presidente della sezione per ben 36 anni.
Così oggi eccoci qui, in tanti, tantissimi, saliti al Rifugio attraverso diversi sentieri, chi da Intragna, chi da Caprezzo, chi da Miazzina, chi da Pala!
Il mio arrivare al rifugio è accompagnato da Piera, saliamo adagio, per osservare il panorama splendido delle montagne intorno, dei pizzi e delle valli, del lago e dei paesi e per ammirare le Cappellette da lei rimesse a nuovo:
...” Qui i fiori sono rosa e colorati perché il resto è così grigio… qui sono pochi perché la statua della Madonna è già bella di per sé...”
Piera racconta di fiori, ma davanti ad ogni cappella un segno della croce ed una preghiera muta, con il pensiero.
Ecco l’andar per montagne è anche questo: passo leggero, preghiere veloci, pensieri improvvisi a ricordo di qualcosa, di qualcuno...
Il sentiero è dolce, siamo veramente in tanti (ca. 350), colori vivaci di zaini e maglie.
Ogni tanto qualcuno, strada facendo, “degusta” e beve un sorso di vino, tanto ormai la cresta è vicina, il rifugio anche...
Arrivo in uno spiazzo, due splendidi alberi riparano ciò che rimane di un caseggiato o di una dimora “da ricchi”: l’Albergo, semidistrutto dalle cannonate della 2^ guerra. Ci accoglie con gioia Franco Ramoni, instancabile e sorridente:
...”Ecco, vedi ..” mi spiega .. “questo Albergo, ormai diroccato è nostro...” E con quel “nostro” dimostra tutto il suo attaccamento al Rifugio, alla Sezione…
La sua laboriosità e di molti altri volontari e soci, anche di anni addietro, hanno portato il Rifugio ad essere quello che oggi noi vediamo: una casa accogliente, di più, il ritrovo di persone vivaci e sorridenti, a volte stanche, ma con mille pensieri e mille passi in comune.
Il tempo passa: è ora della Santa Messa, alla Cappelletta del Piancavallone, lì vicino, tutti intorno, in preghiera, in religioso silenzio o quasi, il segno di pace, il coro ed i canti, il Segno della Croce... La Santa Messa celebrata da Don Egidio Borella è accompagnata da un gruppo di amici del bel canto: Madiana Zigliani, Vincenzo Minoia, Dante Sarasini, Federico Delconte, Giovanni Cardoletti, Gianni Sgarra e Dario Minoia alla chitarra. La Messa è finita…andate in pace…ma la festa continua!
Scendo al Rifugio, Franco Rossi, presidente del CAI Verbano, sui gradini, all’entrata sta già ricordando: la storia, i nomi dei presidenti della Sezione, i volontari, tanti… Belle parole, momenti indimenticabili.
Poi il ricordo del dott. Clemente, per tanti anni Presidente della Sezione, presidente Emerito: uomo colto, legato alle montagne, alla sua montagna, al Piancavallone... Lo ricorda anche il Vicepresidente generale del CAI Antonio Montani, lo ricorda l'assessore di Verbania Giovanni Alba, ma soprattutto LO RICORDIAMO tutti noi, con il nostro essere lì, stretti, stretti, vicini uno all’altro, in un momento comunque di gioia!
Infine la scopertura della targa con il suono della tromba suonata da Riccardo Cerutti che intona “il Silenzio” (di Nini Rosso). La commozione è tanta e un po’ tutti siamo pervasi da brividi di commozione. Prima della scopertura della targa il presidente legge le seguenti parole:
“La dedicazione del rifugio del Piancavallone al dottor Roberto Clemente, non vuole mitizzare nessuno. Si vorrebbe solo, con questa iniziativa, ricordarlo, nel modo più semplice, quello in cui Lui forse avrebbe voluto farsi ricordare.
Vorremmo che questa targa potesse esprimere un attestato di stima e di degno ricordo per un Presidente il cui esempio additiamo in modo particolare ai giovani.
Noi del CAI Verbano, infine, convinti che quanto è stato realizzato quassù, prima, durante e dopo, è il frutto dell’amore per un ideale, dell’unione e dell’amicizia, saremmo orgogliosi se dalla dedicazione del rifugio a Roberto si diffondesse oggi un messaggio per un po’ di amicizia da portare con noi e di unione serena per tutti.
Con questo desiderio e con tale auspicio rendiamo visibile la targa che da oggi il Rifugio al Piancavallone sarà dedicato a Roberto Clemente e lascerà duraturo ricordo di un Amico e di un Uomo.
Due bambini, Edoardo (detto Edo) e Luca, scoprono la targa. Il sacerdote don Egidio Borella, pronuncia l’omelia e impartisce la benedizione. Seguono applausi convinti e fragorosi.
Intanto è un andirivieni di gente, qualcuno passa, qualcun altro ancora arriva, mi saluta ...
Il CAI è una famiglia, il CAI Verbano è una famiglia “allargata”.. io che sono salita fin quassù con la mia di famiglia, sono doppiamente felice. Rivedo con gioia ed affetto anche Carla e Tino: ci siamo proprio tutti!
La festa continua! Nel pomeriggio, musica: note melodiose, suoni dolci degli strumenti musicali, la splendida voce di Madiana, ... accompagnata da Roberto Olzer al pianoforte, da Roberto Rainelli al flauto e da Riccardo Cerutti alla tromba. Infine il Signore delle Cime ... In silenzio ascoltiamo, gli occhi lucidi, poi esplodiamo in fragorosi applausi !!! Grazie, grazie, grazie ...
Si ritorna a casa, ma non ancora sazia salgo al Pizzo Pernice con Marcello, Massimo, Lidia, Enrica, Carla e Diego. Lo spettacolo immenso e bellissimo delle montagne, il lago laggiù, boschi di faggi, poi di pini, il sole che si nasconde tra un tronco e l’altro...
Domani ognuno di noi ritornerà alla propria quotidianità, per qualcuno un fardello, per altri un po’ meno, ma i dolci ricordi di giornate come queste aiutano... Ne sono certa.
Grazie a tutti
Maria Grazia