Giovedì, 21 febbraio, la luna c’era, bella e piena.
La neve anche, “zucchero”, tendente al sodo che appena cantava, calpestandola. La gente pure, tutta bella e “caricata”, un bel gruppo, circa 50, malgrado la giornata feriale e poi di tutte le età, persino i ragazzini. E’ stato proprio bello!
Certo che è tutta un’altra cosa andare in montagna avvolti nella notte, appena solcata dal fascio della frontale, con la luna che allunga le ombre sulla neve, le stelle che sembra vogliano farsi toccare tanto sono vicine.
La pianura è un’identità distaccata, lontana, un po’ offuscata da una specie di nebbiolina, solo le luci dei paesi ti danno segnali di vitalità. La maestosità delle montagne innevate - lo Zeda, il Vadà, la Marona - appare invece esaltata dalla luce lattea della luna.
E’ come inoltrarsi in un tunnel ovattato, senza punti di riferimento tangibili, come appena percettibili sono le voci della montagna. Anche le parole, il chiacchiericcio della lunga processione di escursionisti sembra arrivare da molto lontano, come se tutti avessero “abbassato il tono” in riverente omaggio ad un creato che incute religioso rispetto.
Grazie al CAI Verbano Intra (Avio) e all’ Associazione Gruppo Escursionisti Val Grande per averci portato in montagna, a camminare nella notte, con la luna piena, assieme a tanti amici!