Le impressioni di un partecipante.
Se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, allora noi siamo stati degli audaci, perché la fortuna non ci è mancata. Quantomeno per qual che riguarda il bel tempo che ci ha assistito per tutto il periodo: sole splendente, con qualche passaggio di nubi al momento opportuno per non abbrustolirci troppo.
Al resto, cioè la logistica, all’accompagnamento ed alla buona accoglienza, ci ha pensato l’ottima organizzazione della Cooperativa Naturaliter con l’amico Pasquale, suo “capo naturale”, che ci ha assistito per tutto il tempo.
Ma un elogio a parte merita la nostra guida palermitana, il simpatico e preparatissimo Giuseppe (Beppe per gli amici), detto anche Sandokan per la sua capigliatura selvaggia e la sua barba da profeta, che con pazienza e scienza ci ha illuminati sulla natura della Sicilia sconosciuta non solo ai turisti frettolosi ma anche a molti escursionisti.
Si, perché l’area visitata, che va dalla Riserva Naturale dello Zingaro, a ovest di Palermo, fino ad Agrigento e Selinunte, sulla costa sud della Sicilia, attraversa tutto il Corleonese e la Piana degli Albanesi poco o nulle toccate dal turismo, ma di notevole interesse, sia naturalistico che storico – archeologico.
Siamo andati, zaino in spalla, - solo per citarne alcuni - alla Pizzuta (m 1333) che domina la Piana degli Albanesi, al bellissimo Monte Rose (m 1436) ed abbiamo scalato anche qualche monte “scabroso” come la splendida Rocca Busambra, montagna simbolo dei Sicani che, pur non presentando difficoltà alpinistiche, ha richiesto non poco impegno (otto ore di cammino) e molta attenzione, data la carenza dei sentieri ed il terreno alquanto scosceso ed irto e a tratti pieno di rovi.
Ci siamo tuffati (o comunque bagnati) nelle limpide acqua dello Zingaro e di Selinunte, sotto i gradoni della scala dei Turchi, splendida formazione pelagica di marne calcaree del Piocene, ed alloggiato in ottime strutture ubicate in località più che attraenti, come i Boschi di Figuzza, posto tappa del sentiero Italia, e a Palazzo Adriano, interessante borgo medioevale conservato nella sua integrità.
Ed ovunque abbiamo albergato: Alpecucco - Turismo Natura, nel cuore del bosco della Ficuzza, a Casale Borgia, anch’esso immerso nel bel paesaggio sopra Palazzo Adriano e a Selinunte, quasi in riva al mare, siamo stati bene e abbiamo mangiato dell’ottimo cibo siciliano. Abbiamo inoltre, durante il nostro cammino sia a piedi che in pullman, ammirato la splendida campagna sicana coltivata a vigneti a oliveti a ortaggi e a cereali.
Non è mancata neppure la piccola avventura nelle gole e letto del fiume Sosio, con ripetuti guadi, e la vista alle Valle dei Templi di Agrigento ed al Parco Archeologico di Selinunte.
Che dire: è stato bello! Grazie agli organizzatori e, permettetemi… un bravo a tutti i partecipanti.