Si dice che anche i viaggi, per riuscire bene, debbano iniziare sotto una buona stella. Noi, quando siamo saliti sull'autobus dell'Almatur, alle tre e mezza del mattino, di stelle in cielo ne vedevamo tante. Stelle che ci hanno poi accompagnati per tutte le notti durante il trekking nel favoloso arcipelago delle Isole Eolie.
Abbiamo sentito anche lo stridio dei grilli in quelle sere, quando non lo coprivamo coi nostri canti di montagna, suggeriti e diretti dal nostro “maestro del coro” Silvano Dresti.
Ma non divaghiamo troppo e vediamo di ricordare i momenti più piacevoli ed interessanti del viaggio.
A Lipari, mitico approdo di Ulisse dopo la sua fuga da Polifemo, abbiamo soggiornato piacevolmente i primi tre e gli ultimi due giorni, alloggiando in ottime strutture, facendo piacevoli nuotate nelle bianche acque delle cave di pomice di Canneto, e soprattutto potendo gustare ed apprezzare gli ottimi piatti di pesce del notissimo ristorante “Il Filippino”.
All'isola di Vulcano, siamo saliti, sotto la guida del bravo Giuseppe, al “Gran Cratere” a respirare lo zolfo delle fumarole, immergendoci poi nei benefici “fanghi di Vulcano” e nuotando infine nelle calde acque antistanti le sorgenti termali.
Il terzo giorno, modificando il programma iniziale e con l'ausilio della motonave messaci a disposizione dalla cooperativa Naturaliter, che ci ha sempre accompagnato con l'assistenza dell'amico Angelo, siamo andati alla scoperta di Filicudi e Alicudi, le più occidentali e defilate isole dell'arcipelago, godendo di rilassanti e piacevolissimi bagni nelle calde acque di un mare cristallino.
Per poter effettuare la salita notturna allo Stromboli, ci siamo poi dovuti spostare, armi e bagagli, nell'isola omonima, ove abbiamo potuto godere ancora di piacevolissimi bagni nelle limpidissime acque delle caratteristiche “spiagge nere”.
L'ascesa notturna allo Stromboli resterà certo impressa nei nostri ricordi più belli. Siamo saliti nella nebbia, alla luce delle torce frontali, per poi sbucare, sotto un cielo stellato, sopra le bocche di fuoco del vulcano, che hanno eruttato per noi spettacolari getti di lava infuocata. La discesa sul ripidissimo sentiero sabbioso ci ha poi ricordato le belle scivolate sui nevai delle nostre montagne.
Panarea, isola di sogno, con la bellezza aspra delle sue coste, lo stupore del villaggio preistorico di Capo Milazzese e le bianche case dei VIP appollaiate in mezzo a rupi fiorite, ha poi occupato la giornata di giovedì, col ritorno a Lipari in ottima struttura turistica.
L'ultimo giorno nelle Eolie è stato riservato a Salina con una salita di circa mille metri al monte Fossa delle felci dalla spiaggia di Rinella e discesa a S.Marina, dall'altra parte dell'isola. Sulla croce del monte Fossa abbiamo affisso la coccarda del 150° dell'unità d'Italia e cantato l'inno nazionale.
Il sabato, giorno del rientro, abbiamo fatto i turisti, visitando Catania e la sua Riviera dei Ciclopi, mitici e pittoreschi massi di lava, che l'Etna e non certo Polifemo ha scagliato in mare.
Splendido trekking quindi, grazie all'ottima organizzazione e alla nostra .... buona stella.
Alla prossima!
Franco Boero