Escursionismo in festa
In una giornata iniziata con tanto sole, domenica 23 giugno, il CAI Verbano - Intra e il CAI Gozzano si sono dati appuntamento a Campello Monti (m.1305) per salire sul Monte Capezzone, di m 2421, la più alta montagna della Valle Strona, una vetta da cui si possono godere splendidi panorami a 360°.
La bella giornata, inizialmente calda e assolata, ha richiamato ben 51 escursionisti delle due Sezioni CAI convenute e di altre vicine con la grande voglia di condividere insieme questa esperienza e conoscere persone nuove, tutte animate dalla stessa passione per l’escursionismo di montagna, dove i valori dell’amicizia e della solidarietà si rafforzano e si consolidano.Alle 8.45, il folto gruppo guidato da Ruggero Torreggiani, ANE del CAI Gozzano, si muove da Campello Monti, paese di origine Walser alla testata della valle, abitato solo d'estate e dove il tempo sembra si sia fermato.
Il percorso attraversa il paese passando davanti alla monumentale chiesa dedicata a San Giovanni Battista, per immettersi poi nella bella mulattiera contornata da piante di maggiociondolo dorato in fiore e da una natura incontaminata che accompagnano gli escursionisti verso gli alpeggi.
Dopo la baita Sass da Mür, al primo ponticello dove confluiscono due ruscelli che scendono dai ripidi pendii della montagna, si prosegue a destra, in direzione del bivacco AbeleTraglio a 2100 m, ubicato in prossimità del lago Capezzone, piccolo bacino da dove nasce lo Strona.
Il cammino è su sentiero molto panoramico e gli escursionisti, felici della bella giornata e soddisfatti per la cordialità dell'espansiva compagnia, si soffermano, con la scusa di riprender fiato, a volgere indietro lo sguardo e ammirare il caratteristico paese di Campello Monti con il solco profondo della Valle Strona, immortalandoli in fotografie che manterranno nel tempo i ricordi.
Davanti a sinistra la Bocchetta di Rimella e in alto la Cima Lago e la Cima d’Altenberg.
Il percorso, che con stretti tornanti fa guadagnare quota molto in fretta, ad un certo punto si distende raggiungendo l’Alpe Piana di Via dove il gruppo si concede una piccola sosta.
Peccato però che il tempo non si sia mantenuto come a inizio giornata, il cielo comincia a coprirsi: mai che le previsioni meteorologiche, quando preannunciano una tendenza al brutto, qualche volta si sbaglino!
Si prosegue con un traverso sotto una bastionata rocciosa per poi deviare a destra e arrivare all'Alpe Capezzone. Da qui in una successione di rampe più o meno ripide, pianetti erbosi, ruscelletti e balze ecco il bivacco Traglio e il lago.
Il bacino è ricoperto ancora per metà dal ghiaccio; sopra, alla sua destra, si intravede il monte Capezzone circondato da folte nuvole che impensieriscono e fanno desistere qualcuno dal salirci, facendoli decidere di fermarsi presso il bivacco con l'intenzione di attendere il ritorno degli alpinisti e riprendere insieme la via del rientro.
Il resto del gruppo, con in testa Franco Ramoni, si rimette in cammino di buona lena verso la meta finale e dopo una salita che avviene in buona parte ancora su estesi nevai, la cima è finalmente raggiunta da tutti tra le 11,45 e le 12.
Il panorama è in gran parte oscurato dalle nubi che volteggiano attorno. Fa un po' freddo e ci si copre, alcuni calzano i guanti, i più aprono lo zaino e mettono qualcosa sotto i denti.
Per gli amici del CAI Gozzano l'ascensione riveste un significato particolare: avendo loro stessi posto in passato sulla cima la Croce di vetta, ogni anno risalgono il Capezzone per onorare tutti i Soci del CAI che sono “andati avanti" e saliti più in alto delle cime.
Attorno alla Croce avviene così la cerimonia del gemellaggio, con i due presidenti che si scambiano soddisfatti i gagliardetti, poi, con i gruppi riuniti, vengono scattate le immancabili foto ricordo con in evidenza i simboli delle due Sezioni.
Concluse tutte le formalità, con la dovuta attenzione, si scende per lo stesso sentiero. Al bivacco Traglio, un avviso informa che il gruppo precedentemente rimasto è disceso anzitempo autonomamente a Campello, a causa del freddo sopraggiunto durante l'attesa. Questi giungono al paese schivando di poco l'acquazzone che bagna invece dalla testa ai piedi il resto del gruppo.
La giornata si conclude con una Santa Messa nella Parrocchiale di Campello, una funzione semplice ma molto sentita, in cui il ricordo di amici e compagni di escursioni e di scalate, ora non più presenti, tocca il profondo del cuore.
Si prega anche per tutti coloro che si avvicinano alla montagna, in modo particolare per i giovani, che nella pratica dell’alpinismo sappiano, al di là degli aspetti sportivi, valorizzare la conoscenza e la tutela dell’ambiente; per tutti coloro che percorrono con passione i sentieri delle nostre montagne e sappiano contemplare le meraviglie della natura e conservarla.
Dopo la funzione il CAI Gozzano ha offerto un rinfresco e in allegra compagnia, sotto la direzione di Silvano Dresti, si intonano canzoni di montagna per festeggiare questa importante occasione in cui il CAI Verbano-Intra e il CAI Gozzano si sono scambiati la promessa di continuare sulla strada della collaborazione dell'escursionismo tra le Sezioni.
Condivise da tutti le parole conclusive del presidente del CAI Gozzano Valerio Venturini: “Nonostante freddo e pioggia, è stata una giornata indimenticabile ”.