Domenica 22 settembre, in una stupenda giornata di sole, il CAI Verbano ha iniziato la collaborazione in escursionismo con i CAS Locarno, Bellinzona e CAS Ticino. La gita, già in programma, prevede la salita al Pizzo Alzasca (2262 m. ) da Vergeletto, per le Valli della Camana e di Fuemegn.
L’appuntamento è alle ore 5,00 a Piazza Flaim, dove ci ritroviamo in 18, per essere ad Ascona (posteggio Manor) alle ore 6,00. Ci aspettano 15 escursionisti svizzeri e due pullmini con 35 posti, uno dei quali è dotato di un carrozzino chiuso, ad uso rimorchio, per gli zaini.
E’ ancora notte quando arriviamo in Valle Onsernone a Fontanino sopra Vergeletto, dove finisce la strada, alle ore 7,00. Ci prepariamo. La luna è alta nel cielo. Iniziamo a camminare alle prime luci dell’alba. A parte Enrico - che abbiamo conosciuto in occasione della celebrazione del 150.mo anniversario dei CAI Italiano e Svizzero sul Monte Limidario/Ghiridone - non conosciamo nessun’altro del gruppo ticinese. Ma si sa la montagna unisce.
Alla Baita Fuemegn a 1338 m., dove facciamo la prima pausa, le timidezze si sciolgono e piano piano iniziamo a dialogare come se ci conoscessimo da sempre. Facciamo solo un po’ di fatica a ricordare i nomi… Ripartiamo con Enrico Bryner sempre in testa che ci fa da guida, ma lo seguono solo quelli che vanno forte. Il paesaggio intanto diventa sempre più luminoso e le cime delle Montagne si inondano della luce del sole. La val Camana è piena di cascatelle e molto verdeggiante.
Reto Nai del CAS Bellinzona si mette alla guida di quelli che vanno più adagio. Mentre si cammina si dialoga del più e del meno ma la salita è tosta e si rallenta… Alle ore 9,00 sbuchiamo dal bosco e ci dirigiamo verso lo stallone “ Alpe Categn a 1874 m. che troviamo senza bestiame ritornato a valle da poco…” Settembre, andiamo,. E’ tempo di migrare”…. Breve pausa per riprendere fiato e rifocillarsi con qualche genere di conforto.
Ammiriamo il paesaggio di rocce d’alta montagna, sempre bello e selvaggio. Il fondovalle invece non si lascia vedere, nascondendosi dietro una coltre di nebbie bianche.
Ci muoviamo sempre con Enrico in testa e Reto in mezzo e Luca del CAS Ticino che fa da “scopa” sin dall’inizio dell’escursione. La salita diventa sempre più ripida. Superiamo un irto canalino erboso e giungiamo alla bocchetta di Cansgei (2036 m.) alle ore 10,25.
Ci fermiamo su uno schienale abbastanza stretto e ripido. Sotto di noi un ampio e selvaggio cratere. Da questa postazione riusciamo ad individuare la nostra meta che sembra lì a due passi, invece ci vogliono, a detta delle guide, ancora due ore ca.
Perdiamo quota scendendo su sentiero bagnato dalla guazza notturna, poco battuto e infido e per di più ancora in ombra, fino a raggiungere il fondo del “cratere” per poi risalirlo fino alla base del Pizzo Alzasca. Alcuni di noi si fermano e i meno stanchi affrontano la salita al Pizzo.
Arrivati sulla cima la gioia pervade noi tutti per avercela fatta e per lo splendore del paesaggio. La vista è a 360° e con un numero infinito di cime: non sappiamo dove posare gli occhi. Ci guardiamo intorno e individuiamo il monte Basodino, l’Adula, il Monte Rosa ecc.. In basso il lago Alzasca, il paese di Cavergno e il lago Sascola. A sud imperano sempre le nuvole basse, ma da esse vediamo sbucare inaspettatamente il Monte Zeda: la nostra montagna!
Pranziamo con vista mozzafiato, ma il tempo passa e dobbiamo lasciare, nostro malgrado, questo magnifico balcone che si affaccia sul mondo conquistato appena un’ora fa. Ripercorriamo il sentiero di salita fino alla base del Pizzo Alzasca per ricompattarci alle 14,10 con gli amici che ci aspettano pazienti. A questo punto una delle nostre guide Nai Reto, dopo essersi consultato con Enrico Bryner, ci fa una proposta: invece di andare a Linescio (600 m.) come da programma, ci suggerisce di scendere Da l’òvi-ad dint (800 m.) - sulla strada Cerentino-Bosco Gurin - per fare 200 m. in meno di dislivello. All’unanimità approviamo. La discesa del Vallone dell’Alpetta si rivela bello ma molto lungo. Arriviamo ai pullmini alle ore 17,30. Alle 17,45 ci fermiamo a Cevio (1.222 abitanti), paese del Canton Ticino, al centro della Val Maggia, per un brindisi in amicizia ed allegria.
Ad Ascona arriviamo alle 18,30. Ci salutiamo ripromettendoci di rivederci l’anno prossimo al Pizzo Ragno (2.290 m.) nella Val Vigezzo, per ripetere un’esperienza in comune davvero positiva sotto tutti gli aspetti.
Intanto scende la sera. Ripercorriamo in macchina la bella strada panoramica che attraversa i paesi di Ronco Sotto Ascona, Brissago, Cannobio e Cannero. Al di là del lago cominciano ad accendersi le luci dei paesi lombardi. Arriviamo a Verbania alle 19,30 a sera inoltrata.
Un sentito grazie agli amici ticinesi per la splendida giornata e per averci fatto conoscere montagne belle, selvagge, suggestive, vicine ma sconosciute.