E finalmente ci siamo riusciti …. questa escursione rimandata per maltempo di anno in anno, spostata come data nel calendario escursionistico 2016 (per più che logici motivi) si è finalmente svolta con gran successo di partecipazione (52 escursionisti!) e benedetta da una stupenda giornata di sole.
Viaggio in pullman tranquillo fino a Lecco e poi su lungo la sponda orientale del lago di Como (George Clooney non lo vediamo, lo spaccio della Galbusera si…). Da qui ci inoltriamo in Val Chiavenna, rigirando su arditi tornanti … ma Alessandro, il nostro autista, conduce il mega-pullman come se fosse una docile Panda … la vallata si apre dopo Campodolcino e giungiamo ad Isola, delizioso paese con belle case in pietra e legno, ingentilite da terrazze fiorite!
Dopo cappuccino e brioche inizia il nostro trekking, che risale inizialmente, con comodo sentiero, una vallata prativa dove pascolano le mucche … e gli asinelli!.. Camminiamo dunque senza eccessive pendenze puntando gli occhi in avanti, dove la valle pare restringersi fra picchi rocciosi. Infatti ecco che, dopo aver attraversato un ponticello e risalito un balzo erboso …. i prati non ci sono più, una cengia rocciosa si snoda sul fianco della valle, risalendo verso un valico che si intuisce qualche centinaio di metri più su.Capiamo di essere arrivati alle famose gole e, emozionati, calpestando antiche pietre su cui camminarono soldati romani, mercanti, eserciti, con bestie da soma ed armi, sfidando la natura anche nei nevosi mesi invernali, risaliamo la gola (in totale sicurezza perché il sentiero è pure attrezzato con funi metalliche).
Qualche sguardo prudente verso l’orrido sottostante, decine e decine di foto, la nostra “processione” risale fino alla diga del lago di Spluga dove …. piccolo problema: non possiamo contornare il lago sul lato sinistro (il sentiero è chiuso per opere di consolidamento) e si deve affrontare una più lunga camminata lungo il lato destro, utilizzando ahimè la strada statale del passo dello Spluga (con conseguente via vai di auto e moto!).
Ma il buonumore non ci abbandona, arriviamo finalmente al paese di Montespluga e da lì, resistendo alla fame e non pensando alla fatica che comincia a farsi sentire, puntiamo decisi verso il valico, 200 metri più su, su un sentiero fortunatamente dolce che, all’ultimo, si sovrappone ad un tratto ben conservato dell’antica via romana!... Nuove emozioni! Il CAI Verbanus Intrensis è giunto anche qui!!
Al passo meritata sosta pranzo, di durata contenuta però, perché la discesa verso Splugen (in territorio svizzero) è tutt’altro che breve. Il sentiero si snoda comunque dolcemente, perdendo quota fra prati e ruscelletti, in un superbo ambiente di alta quota. Per un po’ restiamo convinti che il pullman possa risalire a prenderci più o meno a metà della salita che da Splugen porta al passo, risparmiandoci una parte di cammino, ma il transito sulla statale dello Spluga è vietato ai grossi automezzi per cui … forza ragazzi, un piccolo sforzo ancora e il nostro trekking sarà davvero completato!
Eccoci finalmente! Alessandro dispone sul pullman di acqua fresca che va letteralmente a ruba. Si parte velocemente ma dopo il S.Bernardino, ormai in Canton Ticino, ci possiamo anche concedere una sosta in autogrill!
E’ stata una giornata intensa, emozionante e bellissima, per la quale va un grosso grazie a Lucia e Maurizio che la proposero tempo fa, a Franco Rossi tutor ufficiale della gita, a Franco Ramoni, Ada, Nando, Gianni sempre attenti a tenere sott’occhio il gruppo degli escursionisti. Alla prossima, un abbraccio a tutti!!