Anche la gita di oggi è una di quelle che quando lessi le attività CAI Verbano anno 2016 pensai, nell’immediato, “la faccio” !! BOSCO GURIN – paese svizzero, paese Walser… Anni fa, feci campeggio a Bosco Gurin, con Enrica ed altre amiche: noi Ornavassesi profondamente Walser, ci sentimmo quasi gemellate… paese con poche case, di legno e pietra, balconi fioriti, la donnina che mi spiegò il lavorare a maglia! Ci ritorno oggi, con gli amici del CAI Verbano, suddivisi in due pulmini, perché , anche oggi, siamo in tanti! - 48: ci sono anche Alberto, Dante, Gianni e Lucia, che non vedo da un po' , ma ci sono anche visi nuovi, bene!
Il paese di Bosco Gurin naturalmente è un po’ cambiato, case nuove , la piazzetta dove ci affrettiamo a mettere scarponi e zaino in spalla non la ricordo così “moderna”, ma tant’è, oggi è un brulicare di persone che si salutano, bastoncini in mano, pronti per la ”conta” e poi per iniziare la gita ...
Attraversiamo il paese, in fila, con Franco Rm là davanti, osserviamo case e giardini, balconi fioriti con gerani rossi e rosa, orti ben tenuti, con verdure fresche, pomodori rossi, fiori di patate … Franco chiede informazioni sull’inizio del sentiero per la Bocchetta a un signore che pipa in bocca e cuffia in testa (!!) fornisce indicazioni… Si sale lungo un prato, no, non è la strada giusta, si scende, i cartelli indicano Bocchetta Foglia dalla parte opposta, ecco ci siamo: inizia il sentiero in mezzo ai prati prima, poi in mezzo ai boschi, ripido, il gruppo si sgrana, a gruppetti, si suda, il sole appare e scompare, un piccola sosta per bere e si riparte, con Franco Rs che aspetta o spinge gli ultimi, da buona scopa! Si intravvedono alpeggi adagiati su prati a ridosso di cime frastagliate, bocchette, boschi e pietraie…
Arriviamo ad un bivacco, a fianco una baita ben tenuta, abitata da una famiglia con figlioletta che si diverte sull’altalena…Su un prato nell’erba alta, due caprette… di metallo un po’ arrugginito, ma comunque da fotografare! Foto di gruppo con volti già un po’ affaticati ma ”comunque” sorridenti e si riparte per la Bocchetta. Il sentiero è in mezzo a prati, con visioni spettacolari sulle montagne che ci circondano… Si sale, si sale, sempre più in alto, dobbiamo arrivare ai 2400 metri, una pietraia, poi il sentiero che sale a tornanti. La fatica si fa sentire, il fiato un po’ corto, non fermarti Grazia, conta i passi e vai… Guardo su, i temerari sono già arrivati, puntini colorati a contrasto con il cielo limpido…
Vai Grazia, non fermarti , un traverso ed i volti sorridenti di Franco Rm e Massimo mi accolgono, fermati Grazia, per una foto! Finalmente in cima, riposo! Foto di gruppo con il Manifesto CAI Verbano ben in vista, sorridenti e soddisfatti, e poi la foto di Franco Rs, Franco Rm, Lucia e Gianni, gli amici, e non solo, del CAI Verbano che ci regalano queste splendide giornate… Si riparte, una scoscesa discesa, il sentiero stretto, franoso, ma Franco Rm laggiù controlla a vista, Gianni, nel mezzo, si ferma, guarda indietro ed avanti e Franco Rs, la scopa, aspetta, con calma, che tutti discendano! Appena possiamo ci voltiamo indietro per guardare: eravamo lassù, sulla bocchetta, la montagna ripida, scoscesa, impossibile… Mi sento un’alpinista, con soddisfazione nella mente e gioia nel cuore.
Eccoci sul piano, niente camosci, niente marmotte, ma uno splendido lago, blu cobalto! Il Lago Superiore! Qualche temerario fa pure il bagno: Piera, Sonia, Ingolf, Gianni sguazzano nell’acqua, noi guardiamo, forse con un po’ di invidia, ma l’acqua è fredda!?! Con il CAI Verbano le sorprese non finiscono mai: l’amico Giovanni, geologo, ci fa osservare tutto intorno… le montagne frastagliate, franose, con fenditure verticali , oblique, il lago, glaciale, le rocce arrotondate: le nostre teste si voltano là dove Giovanni indica, più volte, per conoscere, immaginare…. 150 milioni di anni fa, 300 milioni di anni fa! Ascoltiamo in religioso silenzio, raccolti in circolo, è bello capire dove siamo, dove poggiano i nostri “ scarponi” …. ma prima…. cosa c’era?? Grazie Giovanni, non mancare alle prossime gite, sei prezioso!
Ormai si scende, il sentiero sempre scosceso, in mezzo ai prati ed a tante altre bellezze naturali. Ogni tanto ci si ferma, seduti sui prati ci si riposa un momento; Massimo, uno dei nostri fotografi “ufficiali”, lentamente, si aggira sornione tra di noi o si allontana alla chetichella per cogliere “l’attimo”: un viso, un’espressione, un sorriso, un particolare che ai più sfugge, ma non a lui… Le sue fotografie, splendide nei particolari, oltre che sul sito del CAI Verbano, a dimostrazione visiva delle nostre sgammellate, sono raccolte, da lui medesimo, in libri: splendidi ricordi! Grazie Massimo, per le tue fotografie, veri ritratti di natura, ricordo di persone amiche, sei prezioso anche per la tua gentilezza!
Il sentiero ancora scende, scende, mancano oramai solamente 40 minuti a Fondovalle! Interminabili! Le mie ginocchia ormai fanno rumori strani, da un po’ mi chiedono: fermati Grazia, non ne possiamo più, ma io imperterrita, non do retta e proseguo!
L’arrivo è in mezzo ad un prato a Fondovalle, dove ci raccogliamo; si fa una conta veloce, nessun disperso, qualcuno è al bar per un caffè, quattro parole, saluti affettuosi, appuntamento al giorno 25 settembre, per l’inaugurazione del Rifugio Piancavallone, rimesso più che a nuovo dai temerari volonterosi! I due pulmini partono per Verbania: volti stanchi, silenziosi…
Penso alla mia giornata passata con gli amici di ormai parecchie gite, alcune faticose, altre … ultra faticose, ma la stanchezza passa, magari dopo qualche giorno, i sorrisi di Piera, Carla, Lucia, Anna, Sonia, Ada, Enrica e tanti altri, ritorneranno indelebili ogni volta che penserò ai loro visi, per sempre!
Grazie per tutti i sorrisi che mi avete regalato…
Maria Grazia