Rieccoci… Rieccomi… l’escursione di oggi è stata preceduta da una serata presso la sede del Cai Verbano nella quale la guida escursionistica ambientale Mauro Conti ha ben illustrato e spiegato a parole e con immagini la storia delle miniere aurifere della Val Toppa, sopra Pieve Vergonte, che oggi , in tanti, ben ritrovati , ci apprestiamo a visitare!!
Ci ritroviamo tutti a Pieve Vergonte, in Val d’Ossola, tanti amici, sorridenti , per me è la prima “uscita “ con il mio Cai dopo un inverno lungo e… silenzioso, ma tant’è oggi ritrovo Lucia, Carla, Carlina,…. Gianni, Franco, Alberto , Massimo… Il cicaleccio è un frastuono, ma Mauro ci riporta all’ordine invitandoci a partire solerti. Ci fermiamo quasi subito, in una piazzetta , intorno ad un”monumento” che assomiglia ad una fontana, ma che, come ben spiega la nostra guida, è un ”arastrass“, una specie di molino usato per la macina dei minerali e l’estrazione dell’oro… Si riparte, passando per il paese, in ordine sparso, osservando case fiorite, alcuni asini e cavalli. Il sentiero sale, dolcemente ripido, ben tenuto, in mezzo a boschi di castagni, betulle e poi bellissimi faggi.
Ogni tanto Mauro si ferma, per spiegare qualche particolarità: il sentiero ora è largo, di fianco, a terra, grossi tronchi, per lo scivolamento dei carichi, la discesa di grosse slitte… le struse . Le donne salivano dal paese con grosse casse di esplosivi sulle spalle, gli uomini in miniera …. Penso e rifletto sulla loro fatica, quotidiana, più ore di lavoro, più guadagno… Sacrifici… Riprendo i miei passi , dopo avere ascoltato la storia di Santa Barbara, patrona dei minatori, uccisa dal padre che non la voleva cristiana. In occasione della sua festa i minatori mettevano degli esplosivi in “coppelle” - così informa Mauro - per poi farli esplodere in fuochi d’artificio. Dopo aver ripreso fiato, si sale ancora, una polveriera, per il deposito degli esplosivi, un torrente. Intravvedo un bel prato, qualche baita ben tenuta e la CA’ BIANCA, la Casa del Minatore, dove veniamo accolti festosamente da chi ci preparerà anche la polenta… Panorama splendido sulla piana del Toce, le cime ancora innevate là in fondo, il Cistella, Il Corno, l’Arbola.
Un caffè caldo e poi, divisi in due gruppi - siamo in tanti anche oggi - con caschetti e mantelline pronti per la visita alle miniere…
Io no…, mi siedo, al sole, ad ammirare lo spettacolo della montagna, pensando e ripensando al lavoro immane ed immenso di quei minatori, alle loro famiglie, ai loro sacrifici, ricordando le immagini che Mauro venerdì ci ha illustrato; visi ricoperti di polvere, occhi vividi, scarponi da miniera. Tanti i pensieri!
La polenta è servita, l’appetito non manca, anzi. E poi foto di gruppo, qualche canto di montagna, un grazie affettuoso ai nostri cuochi, si riparte per Fomarco. Il sentiero è in falso piano, permette qualche parola e l’osservare ancora questi pendii , faggi, castagni, betulle e violette.
Arriviamo ad un piazzale, qualcuno di noi riprende le auto, ci aspetterà a Fomarco… Scendiamo a piedi lungo una strada asfaltata, giù e giù, osservo ancora la piana del Toce, il fiume, i paesi, le montagne intorno a corona, il lago in fondo… Tutte le volte è così: una meraviglia! Arriviamo sulla piazzetta della Chiesa di Fomarco, visita alla latteria dove sono custoditi vecchi attrezzi e tegami che servivano a fare e mantenere il formaggio ed il burro, si riparte ancora una volta, ancora una Chiesa con un bel portico, Mauro racconta di una statua della Madonna portata da Parigi che ogni tanto scompariva… Si riparte, gli scarponi ai piedi cominciano a pesare… Siamo arrivati a Pieve Vergonte, visita all’Ecomuseo dove sono custoditi carteggi, minerali, piantine geografiche, mappature, la storia di queste Miniere, la “Ceretti”,”la Rumianca”, è anche un po' di storia della Val d’Ossola.
Un grazie immenso a Mauro Conti per le parole e le spiegazioni, che trasmettono passione e attaccamento a questo nostro territorio, ai “cuochi“ e non solo della CA’ BIANCA, per la polenta condita da .. sorrisi.
A Lucia e Gianni, persone speciali, grazie per la giornata di oggi.
A Franco e Carla, a Carla M., Enrica, Carlina, Lucia, Massimo, Alberto …. A tutti gli amici del Cai che oggi mi hanno ”accompagnata” arrivederci a presto, un grazie di cuore … sono rinata!!!
Maria Grazia