Dopo la bella serata propostaci da Paolo Crosa Lenz su i Walser, “piccolo popolo del silenzio e delle alte montagne”, svoltasi venerdì 8 marzo con grandissima partecipazione di soci, due giorni dopo effettuiamo una escursione a Salecchio, storico nucleo walser, esempio, nelle nostre vallate, della storia e delle tradizioni di queste genti antiche che ancora oggi ci affascinano.Sempre gentilmente accompagnati da Paolo Crosa Lenz (che per tutta la durata dell’escursione risponderà alle nostre domande e aggiungerà, da profondo esperto quale è, ulteriori dettagli alla narrazione di venerdì) ci ritroviamo in località Passo pronti a partire. Siamo 45, per nulla intimoriti dal cielo un po’grigio che ci sovrasta.
Seguiamo dapprima la mulattiera asfaltata e successivamente prendiamo un dolce sentiero nel bosco che in breve ci porta a sbucare sui prati di Salecchio Inferiore. Grazie alla presenza di due amici di Paolo, appositamente convocati e resisi disponibili, ci viene aperta la chiesa (di norma visitabile attualmente solo il 15 agosto) di cui ammiriamo i piccoli tesori e la semplice luminosità, poi il cimitero con le sue antiche lapidi, la scuola con l’annessa abitazione della maestra, perfettamente conservata con tanto di banchi, quaderni e suppellettili … un vero tuffo nel passato più profondo della storia delle Alpi. Intorno case e fienili in legno, alcuni ancora orgogliosamente eretti sui caratteristici “funghi” in pietra.
Con un’altra mezz’ora di salita raggiungiamo Salecchio Superiore, le cui antiche case, con i loro ballatoi in legno ci offrono la possibilità di fare pausa-pranzo al riparo da qualche goccia di pioggia che ha iniziato a cadere ma che, per fortuna, non dura molto. Qualcuno di noi si spinge fino a Ca’ Francoli (il terzo nucleo rurale di questo insediamento Walser), gli altri visitano l’antica segheria ed ammirano ancora una volta queste architetture così caratteristiche.
Scendiamo nuovamente a Salecchio inferiore dove, visto che è arrivato un po’ di sole, ci concediamo un’ultima pausa sui prati intorno alla chiesa ammirando lo splendido panorama.
Torniamo alle auto soddisfatti per tutto quanto abbiamo visto, ascoltato, appreso. Un grazie sincero a Paolo Crosa Lenz e a Maria Grazia (l’organizzatrice della serata e della gita) per averci dischiuso le porte del “mistero” dei Walser.