Eccomi qui ancora una volta, a raccontare e ricordare, oggi la "due" giorni sui Colli Euganei, con il mio CAI Verbano Intra e le tante persone che conosco, alcune solo di nome altre ormai compagni di trekking e escursioni sulle nostre montagne.
Ho dovuto cercare dove fossero questi Colli Euganei, poi ho letto "Padova", e tutto mi è parso più chiaro: Veneto, "colline di origine vulcanica che sorgono dalla pianura padana come un arcipelago". Ecco adesso so dove andremo.
Sabato 29 marzo
Si parte abbastanza sul presto, ciascuno da un posto di ritrovo, Carla e Maria hanno organizzato tutto per bene, come al solito. Pausa colazione in autostrada e poi via verso Padova dove ci aspetta la guida per accompagnarci alla scoperta della città.
Il tempo non promette bene, anzi, ombrelli e mantelline a portata di mano. La guida ci aspetta di già, un breve saluto e poi si parte. Padova: una città che non aspettavo di trovare così bella, incantevole, strade lastricate, bianche od ocra, portici ,monumenti, chiese…. Cammino ascoltando la guida, osservando e guardandomi intorno, il ponte delle Torreselle, la Basilica di Sant' Antonio che al momento si intravvede dalla piazza ove c’è mercato, lontana, la tomba di Antenore, il monumento del Gattamelata, la Piazza dei Signori, il Palazzo della Ragione con il tetto a volta, smerlettato, grande, il Palazzo Comunale ….passi e poi ancora passi ...ed ecco la Basilica di Sant’Antonio, tutti entriamo in religioso silenzio.
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Entro adagio, osservando muta, commossa, con il pensiero, una preghiera ...Chissà !!!
Il capo all’insù, gli occhi osservano pitture, dipinti, quadri, poi le reliquie e la tomba del Santo. Si riparte, c’è ancora molto da vedere…. Il Caffè Pedrocchi, storico, la Torre dell’Orologio, il Palazzo del Bo, sede della storica Università, fra le più antiche del mondo. I pensieri corrono, quanto di bello ed importante abbiamo in Italia...
Dopo aver mangiato al sacco, sotto i portici, ci avviamo al pullman, a piccoli gruppi, per conto proprio o quasi. Mi guardo intorno, cercando di inserire nei tasselli della mia memoria anche questa città, bella, anche sotto la pioggia , che un po' smette per poi riprendere ...Padova, mi ricorda Bologna, un’altra bella città italiana, visitata anni fa sempre con il mio CAI Verbano.
Il pullman ci porterà in località Sottovenda dove incontreremo i nostri accompagnatori che ci porteranno lungo il sentiero dei Colli Euganei n. 4 del Monte Venda ….
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Scarponcelli ai piedi, bastoncini da trekking nelle mani, zaino in spalla, ecco, si parte per la montagna!!! su e poi su, i boschi di castagni secolari, i "maronari", qualche betulla, viti e ulivi, laggiù altri colli che sembrano sorgere dai prati, arbusti di erica bianca fiorita; arriviamo alle rovine di un antico convento. Le guide raccontano, mi guardo intorno, una balconata sugli altri colli…. qualche fiore, un orticello. Peccato che il tempo non aiuti ad apprezzare tutta la bellezza di questi luoghi ma tant’è... è così!!! Scendiamo, giù e poi giù, arriviamo all’Ostello dove pernotteremo.
La cena porta sempre allegria, ormai rinfrescati e un po' riposati, apprezziamo tutto ciò che il cuoco porta in tavola: risotto, carne, spinaci, formaggio, vino…
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Domenica 30 marzo
Ritrovo ad Arquà Petrarca con i nostri accompagnatori e partenza lungo il sentiero dei Colli Euganei n.3 Atestino. Un giro ad anello lungo un sentiero che percorre il pianoro del Mottolone, i monti Piccolo, Ventolone ….per poi arrivare ancora ad Arquà Petrarca.
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Il percorso diventa un po' … disagiato, se non avventuroso: c’è una corsa di biciclette, le "bike", corridori veloci, semi-seduti su quei trabiccoli ...è un continuo "attenzione bici", e noi tutti al riparo, chi da una parte chi dall’altra; non ho tempo di guardarmi intorno, è un "di qui, no di là" continuo!!!
Finalmente arriviamo di nuovo ad Arquà Petrarca, delimitando prati fioriti e vigneti, ortiche con i bei fiori rosa, la casa di Petrarca... Pensa un po': quante cose ho visto con il mio CAI, ogni volta un’avventura o una scoperta mi verrebbe da pensare!!!
Siamo arrivati alla conclusione della due giorni, salutiamo i nostri accompagnatori con la promessa di volerli rivedere dalle nostre parti e si parte verso casa.
Cosa ricorderò di questo trekking di due giorni?
La bellezza di Padova, la commozione nella Basilica di S. Antonio, l’Università, Petrarca, ricordi scolastici, i miei pensieri leggeri, la mente volante, lo stare insieme, le chiacchiere, le risate a tavola, il su e giù lungo il sentiero delle "biciclette", cercando di non farmi investire e di non cadere… Anche se il tempo non ha aiutato a comprendere ancora di più la bellezza dei Colli Euganei, sono tornata…. contenta! Bella Italia!!
Grazie a Carla e Maria per l’organizzazione, non facile per il numero dei partecipanti!
Per le loro proposte di escursioni "culturali" che mi rincuorano e mi sorprendono!
E grazie , come tutte le altre volte, ai miei compagni di viaggio!
Ed al CAI Verbano Intra, come sempre!
Maria Grazia
Cosa ricorderò di questo trekking di due giorni? Si è domandata Maria Grazia e io le faccio eco dicendo che ricorderò soprattutto l’incomparabile collaborazione offertaci dal CAI di Rovigo, a partire dalla sua vulcanica presidente Lidia che, sin dai primissimi approcci, ha messo a nostra disposizione il suo tempo, le sue conoscenze e competenze con grande generosità e amicizia.
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Come non ricordare il nostro incontro di sabato, al parcheggio di Casa Marina, con Lidia, Giorgio e Giorgia, sotto quella pioggerellina fine fine, ma penetrante e ... bagnante, la gioia e simpatia con cui ci hanno accompagnati su quei bei sentieri illustrandoci le caratteristiche del territorio, indicandoci le particolarità della flora così diversa da quella delle nostre montagne, facendoci apprezzare con padronanza di linguaggio e di contenuti l’armonia e la dolcezza di quei Colli? Come dimenticare una domenica di sole a camminare in un bel ambiente con belle persone, motivate, competenti, generose, simpatiche che ci hanno donato gioia e fatto sentire bene (malgrado alcuni imprevisti!!!) e bene accompagnati in luoghi da rivedere per ancor più apprezzare.
Al CAI di Rovigo diciamo con convinzione tutto il nostro GRAZIEEEEEE e un arrivederci a presto sulle nostre montagne a consolidare i valori di un gemellaggio che solo le montagne e le passioni che sanno suscitare possono esprimere.
Carla