Accompagnatori: Edoardo Verna, Alberto Alberti, Donata Piazza, Enzo Aceti e Tullio Bagnati.
Il 14 settembre si è svolta come da programma l’escursione lungo la tappa del Grand Tour del Lago Maggiore (GTLM) Cannobio-Ascona organizzata dalla nostra sezione in collaborazione con l’associazione LetterAltura.Un’escursione di 18-19 Km con un dislivello positivo complessivo di 850 m. che unisce l’ultimo lembo della costa occidentale del lago in territorio italiano con quella che si spinge nel cantone Ticinese della vicina Svizzera.
I 38 partecipanti con il presidente Marco Canetta, hanno raggiunto Cannobio con l’autolinea pubblica accolti presso il nuovo Teatro da Clemente Mazzetta di LetterAltura e dal vicesindaco di Cannobio per un breve saluto e una foto di gruppo.
Alle ore 9.00 gli escursionisti si sono incamminati lungo il percorso che ricalca in questo tratto quello dell’antica “via delle genti “risalendo i primi 400 metri di dislivello attraverso boschi di castagni fino alla frazione di Cinzago con la sua piccola chiesa caratterizzata da un antico e del tutto inusuale campanile a sezione triangolare. Da questa frazione del comune di Cannobio nel ‘43 diversi profughi e famiglie di italiani ebrei provenienti da varie parti del Piemonte e della Lombardia cercarono rifugio in Svizzera per sfuggire alle deportazioni. Da Cannobio facevano affidamento su una rete di passatori locali e sul parroco di S. Agata don Mele che aveva attivato a Cinzago un’organizzazione di espatrio clandestino. L’espatrio avveniva attraverso la montagna con un dislivello di quasi 1000 m lungo faticosi sentieri e gli alpeggi di Cortaccio e Rescerasca conosciuti dai contrabbandieri che accompagnavano i fuggiaschi (non senza ricavarne generosi compensi) lungo la via detta “della bricolla”.
Dall’abitato di Cinzago il gruppo ha proseguito ancora lungo l’antico sentiero a tratti selciato sino all’oratorio di S. Bartolomeo in Montibus. Un sito di devozione che risale al XII secolo costituito da una piccola chiesa romanica ad una sola navata con un ampio pronao e un campanile romanico in pietre a vista e un piccolo cimitero a lato.
Discesi verso la località Formine il gruppo ha raggiunto San Bartolomeo-Valmara ed ha percorso il breve tratto di strada statale che conduce al confine di stato di Piaggio-Valmara con l’assistenza dei vigili di Cannobio che hanno controllato il traffico per consentire l’attraversamento. Superato il confine dopo un breve tratto di marciapiede lungo il lago gli escursionisti hanno ripreso il sentiero selciato che dall’abitato di Brissago sale alla “cornice” che conduce al "Sacro Monte Addolorato" di Brissago. Un complesso religioso del XVIII secolo che sorge su un promontorio roccioso posto in una stretta valletta detta "Valle dei mulini". Notevole la "cappella del Calvario" a forma di grande nicchia impreziosita dal gruppo dei tre crocifissi lignei realizzati dall'intrese Domenico Gelosa (1767). Le forti raffiche di vento con cui era cominciata la giornata a Cannobio si erano placate lasciando spazio ad una gradevole occhiata di sole.
Grazie all’accoglienza cordiale ed estemporanea del ticinese Ottavio Palmieri, estimatore del luogo é stato possibile visitare l’interno del santuario che non è abitualmente aperto al pubblico.
Dopo aver consumato un piccolo pranzo al sacco il gruppo ha ripreso la via, dapprima attraverso tratti di strada poi lungo le strette vie dei villaggi di Porta e Carogna, fino al sentiero Matterello che conduce a Ronco S/Ascona.A Ronco S/Ascona Il gruppo era atteso da Amadio Taddei e Carlo Zenoni di LetterAltura e dai rappresentanti della municipalità per una breve sosta sulla tomba di Erich Maria Remarque dove Raphael Rues, storico ticinese, ha ricordato la figura dello scrittore, la sua storia travagliata e il valore della sua testimonianza letteraria sulla grande guerra. Carlo Zanoni, ha letto l'ultima toccante pagina del libro "Niente di Nuovo sul fronte occidentale".
Ripreso il cammino su strada residenziale panoramica di cornice, poco trafficata e circondata da belle abitazioni, che si mantiene sulla quota di 500 m verso località Livurcio, il gruppo ha finalmente imboccato il percorso vita che, attraverso un fresco bosco collinare con ampi scorci panoramici verso il lago e le isole di Brissago, (peccato per la giornata prevalentemente nuvolosa) raggiunge il Monte Verità di Ascona.
La storia di questa località è stata qui ricordata da Raphael Rues. La colonia "Sanatorium del Monte Verità" venne fondata ad Ascona agli inizi del 900 da Ida Hoffmann ed Henri Oedenkoven e consisteva in una comunità improntata su un sistema di vita alternativo alla ricerca di un ritorno alla natura, una dieta vegetariana, lunghe esposizioni al sole, il naturismo e l'adesione alla filosofia teosofica. Per le loro abitudini i frequentatori del "Monte Verità" venivano chiamati dai locali i “balabiott” (in dialetto danzatori nudi) un po' per dispregio ed un po' per pruriginosa curiosità. Tra gli ospiti si ricordano comunque gli scrittori Hermann Hesse, Rainer Maria Rilke, Erich Maria Remarque e lo psicanalista Otto Gross. Attualmente restano solo alcune vestigia della colonia trasformata in struttura alberghiera.
Lasciato il Monte Verità lungo una ripida scalinata il gruppo è disceso ad Ascona dove era atteso alle ore 17,30 presso la piccola biblioteca sull’elegante lungolago del paese per la presentazione del libro di Carlo Bava “Un paltò fuori stagione”, il racconto toccante di una storia vera di un passato recente che ci interroga su tante realtà del presente. Clemente Mazzetta è stato esuberante moderatore della serata. Dopo un gradito aperitivo la serata si è conclusa con l’esibizione musicale del Duo Passamontagne. Al termine la maggior parte dei partecipanti hanno fatto ritorno a Cannobio o a Verbania con il pullman organizzato dall’associazione LetterAltura…come si diceva una volta alla fine di una bella giornata: stanchi ma felici!