L’escursione di domenica 21 aprile ha unito aspetti spirituali, naturalistici, storici ed archeologici. Il cammino è iniziato a Domodossola, prima Cappella del Sacro Monte Calvario. Umberto De Petri, guida ambientale ed escursionistica, esperto di storia e tradizioni ossolane, ha accompagnato il gruppo lungo il percorso del Sacro Monte Calvario illustrando le Cappelle più significative e raccontando aneddoti e particolari storici del luogo. Raggiunto il Complesso del Santuario, dopo aver ammirato l’ampio panorama circostante, Umberto ha accompagnato i partecipanti nella parte del parco non accessibile al pubblico, dove alcune sequoie sovrastano un giardino ricco di fiori, essenze ed alberi. Dopo quasi due ore di visita il gruppo ringrazia calorosamente Umberto e imbocca la strada ed il successivo antico sentiero a mezza costa, fra prati e boschi, che unisce Domodossola a Villadossola, attraversando antichi villaggi rurali.
Incontriamo il borgo di Crosiggia, poi Anzuno, piccolo abitato che sorge su un ampio declivio terrazzato al centro di campi e vigneti, viuzze ad acciottolato, muri e case in pietra a secco. Degni di nota sono i mulini, piccoli edifici in pietra a secco e tetto in piode, purtroppo mal conservati e diroccati, posti in serie lungo il rio Molini. Poco distante si trova un’antica cava di pietra ollare (grande masso di pietra verde, nel quale si possono osservare le sagome degli abbozzi asportati delle pentole).
Il sentiero è agevole e ben segnato, è stato pulito sabato 20 aprile dai gruppi AIB di Villadossola e Domodossola. Si gode di una vista privilegiata sulla sottostante piana dell’Ossola e le circostanti catene montuose.
In breve, ormai passato da poco il mezzogiorno, viene raggiunta la Chiesa di San Zeno di Tappia, dove il gruppo si ferma per il pranzo al sacco: panchine, muretti ed un paio di tavoli in sasso agevolano la sosta. Il cielo è parzialmente nuvoloso e la temperatura piuttosto bassa.
Dopo la foto di rito, verso le 13.30, riprendiamo il cammino attraversando il bellissimo borgo di Tappia. Da Tappia a Sogno il sentiero per lunghi tratti è in salita attraverso boschi che presentano, purtroppo, molti alberi abbattuti dal maltempo.
L’Alpe Sogno è la frazione più alta di Villadossola. Il signor Felino Sarazzi, volontario dell’Associazione Culturale Villarte, ha aperto appositamente per il CAI Verbano il Museo della Civiltà Contadina che raccoglie ordinatamente oggetti, tessuti, attrezzi, usi e costumi antichi relativi alla vita quotidiana ed ai lavori agricoli svolti sul territorio.
Dopo l’interessante visita al Museo si riprende il cammino verso Varchignoli. Attraversata la proprietà di Paolo osserviamo stupiti gli incredibili muraglioni in pietra a secco, alti 5-6 metri che sostengono i terrazzamenti (oggi occupati dai boschi) che da un paio di millenni resistono quasi intatti al trascorrere del tempo, alle intemperie e all’abbandono. Marcello ci indica i “palangér” pietre incassate come morse nei muri a secco, che fungevano da sostegni per la vite a spalliera, testimonianza della coltivazione della vite fin dall’antichità (veniva prodotto sin d’allora il vino “Prunent"). Le terrazze sono raggiungibili attraverso strette scalette di pietra ricavate nella struttura del muro e caratterizzate da grosse lastre infisse nei muri. Si possono notare delle camere sotterranee a nicchia, di varia forma, che sono l'elemento più caratteristico dell'intera area megalitica; gli archeologi ritengono abbiano avuto una funzione sepolcrale o culturale. Altre strutture all'interno del muro sono i cunicoli di drenaggio dell'acqua piovana. Si ritiene che l'area sia sorta attorno al XIII secolo a. C.
Paolo, proprietario di un B&B situato nel bel mezzo del bosco, si occupa volontariamente della pulizia del sentiero del sito archeologico.
Le soste, le informazioni, il cammino lento, la lunga fila colorata dei partecipanti, il chiacchiericcio, eccoci quasi arrivati alla fine del percorso, attraversiamo i borghi di Villadossola: Casa dei Conti, Boschetto, infine Noga, con la sua monumentale Chiesa (vediamo l’interno da una piccola porticina in vetro) e, ad ormai tarda ora (sono quasi le 17.30), raggiungiamo il parcheggio. Il gruppo era composto da 34 persone, abbiamo percorso circa 13 km, dislivello di 600 metri come da programma e un paio d’ore in più del previsto grazie alle numerose ed interessanti soste.
Grazie ai Soci CAI e agli Amici della Montagna di Brissago che hanno partecipato così numerosi.
Grazie a Renato Boschi del CAI di Villadossola che ha gentilmente fornito a tutti i partecipanti la Guida escursionistica "Cammino tra natura e spiritualità" in cui è dettagliatamente descritto il percorso compiuto.
Grazie a Umberto De Petri, Felino Sarazzi e Paolo.
Infine grazie ai soci Franco Rossi e Marcello Totolo per aver organizzato e guidato l’escursione insieme al nostro Presidente Marco Canetta.
Ringraziamo gli autisti che hanno messo a disposizione le loro automobili.
Speriamo di rivederci numerosi alle prossime escursioni ed invitiamo tutti soci e simpatizzanti a partecipare agli eventi organizzati per il 150° anniversario della Sezione.
Cristina