Un cammino tra storia, cultura e assaggi di campagna, con incredibili panorami sulle Alpi e con trasferimenti ecosostenibili.
Sabato 13 maggio, 32 Soci del Cai Verbano si sono trovati alla stazione di Gravellona Toce per raggiungere Novara in treno senza l’uso dell’auto nel rispetto ecosostenibile.
Probabilmente la stazione fantasma di Gravellona non ha mai visto così tante persone con gli zaini colorati e il dubbio che il treno non passasse ha serpeggiato tra gli escursionisti.
Il treno invece arriva per davvero e la gita ha inizio.
All’arrivo a Novara incontrano il Presidente Mauro, l’accompagnatrice Giulia ed altri Soci della locale sezione Cai che li accompagneranno nel trekking urbano per tutta la giornata.
Novara nell’immaginario è la città del riso, del gorgonzola, del vino, dei biscotti Camporelli, ma grazie a Luca di Palma, storico dell’arte erudito e guida appassionata, per un paio d’ore con uno sguardo inedito ammiriamo il ricco patrimonio artistico della città. Luca è il nostro anfitrione, con lui camminiamo attraverso le eleganti strade di una Novara ancora addormentata e sotto un cielo incolore.
Partiamo dal Baluardo Quintino Sella, Luca ci racconta di Casa Bossi riqualificata e ampliata dal famoso Architetto Alessandro Antonelli, ora fatiscente, la Basilica di San Gaudenzio Santo patrono della città con la sua famosa cupola, sempre opera dell’Antonelli, il Broletto cuore pulsante della Novara medievale e oggi salotto buono. Raggiungiamo il Duomo col suo quadriportico e qui c’è una pausa golosa a base dei famosi biscotti Camporelli offerta dai soci del Cai di Novara. Percorriamo la Via Rosselli e raggiungiamo la Piazza d'Armi, alle nostre spalle il Teatro Coccia col Bistrot di Cannavacciuolo.
La visita si conclude al Castello Visconteo Sforzesco.
Luca ha saputo raccontarci con trasporto la sua città e ci ha piacevolmente interessato. Proseguiamo per il parco Allea e il tempo è finalmente soleggiato. Raggiungiamo il Circolo Agricolo la Bicocca dove un cuoco con bandana e dallo sguardo volpino ci delizia con risotto zafferano salsiccia e trevigiana e penne all’arrabbiata. Ci saluta con un ghigno alla Jack Sparrow e ci dà appuntamento per assaggiare la sua mitica paniscia. Cantando la Valsugana usciamo dal Circolo e andiamo in campagna a vedere le terre coltivate, le zolle rivoltate e i canali. Un gelato chiude questa piacevole giornata, felice incontro di persone appassionate che hanno il cammino, l’ambiente e la bellezza negli occhi e nel cuore .
Grazie agli amici di Novara che con la loro preziosa presenza hanno contribuito a rendere speciale questo trekking. (Livia)