Come anticipato dagli organizzatori tramite la newsletter, la prevista ciaspolata in notturna allo Spalavera è stata confermata nonostante la mancanza di neve. Partenza puntuale poco dopo le 18 da Intra, arrivo verso le 19 dopo aver percorso ca 26 km fino a Colle di Oggebbio (m. 1.238), punto di partenza dell’escursione.
Lasciate a casa le ciaspole, attrezzati di torce e coperti adeguatamente ci contiamo, siamo un bel gruppo: 32 persone e 4 discreti ed educati “quattrozampe”. Il cielo è coperto, scorgiamo la luna solo per pochi attimi, al momento della partenza e alla fine dell’escursione, la temperatura è ben oltre lo zero.
Alle spalle del parcheggio imbocchiamo la strada militare che sale al Monte Spalavera (m. 1.534), la fila è ordinata, il tracciato sale gradatamente ed i partecipanti conversano allegramente. Nella prima parte il percorso attraversa un bosco rado di betulle, si incontrano alcune sorgenti: purtroppo non sono gelate, chiaro indice della grave anomalia stagionale. Giunti sotto al crinale la strada militare lascia il posto al sentiero lungo i pascoli, iniziamo ad incontrare tracce di neve non ghiacciata, pertanto la salita prosegue in sicurezza.
Appena sotto la cima scorgiamo i resti delle trincee e dei camminamenti militari dello scorso secolo, ancora neve comodamente calpestabile. Dopo poco più di un’ora di cammino raggiungiamo la cima del Monte Spalavera anche chiamato “La Spalavera”, cima con forma morbida, che per secoli le genti della montagna si sono contese per pascoli e boschi, in particolare le popolazioni dei paesi montani di Trarego e di Aurano e quelle dei paesi rivieraschi di Cannero e Oggebbio. Sulla sommità è posto un cippo con una croce ed una targa che recita: “…son monti, aspri monti, sembran ponti pronti per l’eternità…”. Nel 2015 alcuni volontari, soci del CAI Verbano, hanno restaurato personalmente e a proprie spese, sia il cippo che la croce che apparivano tristemente danneggiati. Il gruppo si compatta per ammirare il vasto panorama che si estende sotto ed intorno a noi, spegniamo le lampade frontali; la luna piena, dietro le nuvole sottili, illumina leggermente ma magicamente il paesaggio. Ammiriamo il lago Maggiore, le cittadine costiere e i paesi in valle Cannobina illuminati, le sagome dei monti all’orizzonte e, più vicino, lo Zeda.
Qualche battuta e foto di rito. Stando fermi inizia a sentirsi il freddo umido che preannuncia le precipitazioni tanto attese per la domenica. Accendiamo di nuovo le frontali e scendiamo lungo il sentiero percorso pochi istanti prima in salita. E’ suggestivo vedere la lunga fila illuminata lungo i tornanti. All’alpe Colle il nostro socio, Claudio Pavesi, ha organizzato un rinfresco con graditissimo vin brulé, the, pasticceria dolce e salata.
In auto scendiamo a Pian di Sole, al Ristorante Genzianella, dove ci attende la spaghettata, una buona porzione di formaggio, il tiepido strudel e un brindisi finale. Momento conviviale con chiacchiere in allegria fino quasi alla mezzanotte. Il Presidente della Sezione, Marco Canetta, ringrazia i partecipanti e consegna i libretti della programmazione “Sezioni Est Monterosa” auspicando una buona partecipazione anche per le escursioni future.
Ringraziamo gli organizzatori ed accompagnatori, Franco e Avio, i soci che hanno condiviso la loro macchina permettendo un minor utilizzo di autovetture. Grazie di cuore a Claudio per il rinfresco e, infine, grazie al ristorante Genzianella per l’ospitalità.
Speriamo di rivedere tutti alle prossime escursioni, a presto.
Cristina