Il Comitato Regionale del Piemonte ha chiesto alle Sezioni di organizzare un’escursione in occasione del Centenario della nascita del Parco Nazionale del Gran Paradiso. La nostra Sezione ha aderito all’invito inserendo nel programma due escursioni a scelta dei partecipanti: la prima, un giro ad anello da Ceresole Reale, borgata Villa (m 1583), al Rifugio Guglielmo Jervis (m 2250) e al Colle di Nel (m 2551) per un dislivello di 968 m ed una lunghezza di 14,5 km. La seconda, dal Rifugio Savoia ai Piani del Nivolet (m 2534) al Monte Taou Blanc (m 3438) per un dislivello di 904 m ed una lunghezza di 14 km.
Il pullman, partito da Possaccio alle 5, ha raccolto i partecipanti ai punti di ritrovo concordati e in ca. 2 ore e mezza ha raggiunto l’inizio della lunga valle Orco (36 km). Dopo un’altra ora circa, arrivato a Ceresole Reale in borgata Villa il gruppo che ha aderito alla prima escursione, guidato da Maria e Cesare, è sceso ed ha iniziato il cammino. Il secondo gruppo (33 persone) prosegue in pullman lungo la stretta e tortuosa strada che raggiunge i Piani del Nivolet, innumerevoli i tornanti che portano in quota, il paesaggio si trasforma in quello di alta montagna, i boschi lasciano il posto ai prati passando per i laghi artificiali di Serrù e Agnel, il panorama si annuncia maestoso ed il cielo è terso, la temperatura è gradevole.
Lasciato il pullman ai Piani del Nivolet, alle 9.45 iniziamo la salita dal Rifugio Savoia per un largo sentiero che in breve ci porta all’Alpage Riva, lo sguardo placido delle mucche ci segue curioso. Si prosegue sul sentiero che costeggia in alto il Lago Rosset, con un’isoletta che sembra un atollo; accanto il più piccolo Lago Leità. Un’aquila volteggia sopra le nostre teste e il panorama si fa sempre più vasto, affascinante e maestoso: vediamo alla nostra destra il massiccio del Gran Paradiso e siamo circondati da alte cime tra le quali il Piccolo Paradiso, Punta Violetta, le Tre Levanne e Punta Basei.
Si sale gradualmente su sentiero ben tracciato, abbastanza ripido, arrivando in prossimità dei laghi Trebecchi. Iniziamo a vedere lassù la Cima del Taou Blanc e il sentiero che lo raggiunge. I più fortunati vedono una femmina di stambecco richiamare i cuccioli, altri, un poco oltre, vedono un paio di stambecchi brucare.
Ci si inoltra per un lungo tratto poco pendente fra rocce (bello il contrasto dei loro colori) e sfasciumi, si arriva ad un altro tratto ripido in una valletta fino ad arrivare al Col Leynir (mancano ca 50 minuti alla vetta). Davanti a noi si staglia il Monte Bianco, il Dente del Gigante, a sinistra del Col Leynir scende il fronte del ghiacciaio, tristemente grigio, intorno una bella cornice di monti, sotto, l’ampia valle di Rhemes. Il sentiero sale deciso verso un colletto panoramico. Tenendo la destra si sale su una traccia ripida e sfasciumi fino ad arrivare ad una cengia inclinata, breve, con buoni appigli, ma che mette alla prova i meno esperti. Superata questa difficoltà la pendenza diminuisce e si prosegue lungo una buona traccia su sfasciumi, l’ultimo strappo ripido ci porta sotto la cima, raggiungibile con breve e facile arrampicata di alcuni metri. Il panorama è a 360°, mozzafiato, sotto di noi il ghiacciaio di Aouillie ed intorno i giganti della Valle d’Aosta, il Massiccio del Monte Bianco, Grand Combin, Cervino, Grivola (che copre la vista del Monte Rosa), massiccio del Gran Paradiso e le cime più ravvicinate.
Compattato il gruppo dopo la salita (tempo impiegato circa 3 ore e mezza), fotografato il più possibile la meraviglia che ci circonda, ci sediamo sulle rocce per una breve pausa pranzo, soffia un debole vento piuttosto freddo ed è necessario scendere per non tardare l’appuntamento con il pullman. Marcello, Marco, Franco e alcuni dei più esperti del gruppo, partono qualche minuto prima per fissare una cordina nella cengia in modo da aiutare il gruppo a scendere in sicurezza. Scendiamo velocemente dal sentiero di salita salutati dal volteggio di un’aquila e ci fermiamo in fila per scendere uno alla volta dalla cengia, aiutati e consigliati negli appoggi dai nostri esperti, insieme ad altri escursionisti di una Sezione del torinese che ben hanno apprezzato l'assistenza.
Arriviamo al Col Leynir ed attendiamo di ricompattare il gruppo prima di scendere a valle lungo lo stesso tracciato di salita, ammirando il panorama da un’altra prospettiva e con colori variati dalla diversa posizione del sole. Si scende velocemente e, in due ore e mezza, arriviamo al pullman. Partenza puntualissima alle 16.30.
A Ceresole Reale salgono i partecipanti dell’escursione al Colle di Nel e, dopo un tranquillo viaggio di ritorno, raggiungiamo casa.
Un caloroso ringraziamento agli organizzatori ed accompagnatori, Marco, Marcello e Franco per la splendida gita. Grazie anche ad Antonio, Giovanni, Cesarino, Stefano, Alfio, partecipanti esperti che hanno aiutato i meno sicuri nell’unico tratto delicato e, infine, grazie all’autista che ci ha trasportati guidando in modo prudente e sicuro.
Cristina
Le foto e il video dell'escursione al Monte Taou Blanc dal Rifugio Savoia ai Piani del Nivolet
Da Ceresole Reale, borgata Villa, al Rifugio Guglielmo Jervis e al Colle di Nel.
Domenica 10 luglio 2022, splendida escursione nel Parco Nazionale del Gran Paradiso in occasione del Centenario della nascita del Parco.
Partenza all'alba con destinazione Ceresole Reale - borgata Villa.
Siamo un gruppetto di otto componenti capitanati da Maria, gli altri amici proseguono per una diversa escursione al Monte Taou Blanc dal Rifugio Savoia ai Piani del Nivolet.
Ci incamminiamo allegri, attraversando bellissimi boschi di larici e flora montana. Raggiungiamo poi un vasto pianoro con il lago Nel, alimentato dal ghiacciaio Nel aggrappato sulle pareti delle Levanne che, come tutti i ghiacciai, purtroppo accusa la sofferenza causata dai cambiamenti climatici.
Facciamo sosta al Rifugio Guglielmo Jervis (m 2250), affacciato sul lago, gustando un ottimo caffè offerto da Maria e Cesare.
Proseguiamo su un sentiero che man mano si verticalizza tra massi, pietraie e placconate di roccia e poi finalmente il Colle di Nel (m 2551) la nostra méta più alta. Bellissimo panorama sulle Levanne e sul gruppo del Gran Paradiso: davvero fantastico !!!
Dopo una meritata pausa pranzo, ci prepariamo alla discesa, inizialmente alquanto ripida, verso la verdeggiante Valle dell'Orco. Proseguiamo a tratti in piano a tratti su ripidi gradoni verso il pianoro dove si scorgono vari alpeggi e lasciando alle spalle laghetti e piccoli specchi d'acqua.
Attraversando stupendi boschi di altissimi larici, raggiungiamo la strada che costeggia il lago di Ceresole e infine il pullman che ci raccoglie ritrovando gli amici del Monte Taou Blanc.
Grazie per la bella avventura !!!
Viky