Il Cai Sezione Verbano Intra ha nel proprio calendario di attività anche un‘escursione sulle montagne di Migiandone, piccola frazione di Ornavasso, paese incuneato nella piana del Toce, con alle spalle montagne “ardite”.
Il ritrovo è alla punta di Migiandone, al cannone, all’inizio della “Cadorna”, una mulattiera costruita ai tempi della prima guerra mondiale che sale dolcemente a tornanti . Un po' di storia non fa mai male, ricordare anche …Imparassimo!
Siamo veramente in tanti, forse perché l’escursione non si presenta tanto impegnativa o perché le giornate sono calde o perché sia ha solo voglia di stare insieme in allegria e serenità. Ma tant’è …..
Luigi Lavarini che ci accompagnerà lungo tutto il tragitto è un buon conoscitore di queste montagne, poco conosciute ai più, nei giorni scorsi è salito più volte a controllare sentieri, un po’ sporchi, la pioggia è mancata, le foglie secche nascondono i pericoli.
Si parte, tutti puntuali??!! Nooooo, qualcuno si è perso nelle campagne di Ornavasso. Aspetto già un po’ ansiosa, questa mattina ho ritrovato amici che non vedo da tempo, il cuore, già colmo di gioia ed emozioni, si riempirà ancora di più nel vedere Alberto, Ada e Franco, i dispersi, arrivare ridendo .
Si parte. Dolcemente, senza fatica, in coda, i miei pensieri alle miei fatiche di questi mesi, alla mia fortuna di ritrovare gli amici, ascoltare le loro parole, una gioia impagabile ... In fila, un cordone di persone che sale, gallerie scavate nella roccia, per riparo, buie, muretti a secco, ancora perfetti. La strada è ben tenuta, gli alpini di Ornavasso e Migandone ne curano la manutenzione, con continuità e tenacia.
Il Forte di Bara, un altro cannone, la fontana, si riprende la strada Cadorna ora un po' più in salita, lastricata, in mezzo ai boschi, le piante secche, ancora senza foglie. Speriamo piova, lo scorso anno un incendio ha danneggiato non poco. Vedo Luigi là davanti che racconta, sicuramente, ogni tanto aspetta, ma arriveremo tutti.
Alpe Cuna: una casa aperta, ci accolgono i padroni di casa, lo spettacolo della piana del Toce è bellissimo e i corni di Nibbio, così impervi, là in fondo la Weismiess, l’Andolla.. Meraviglia.
Si riparte. Ancora spettacolo, attorno i laghi la pianura ... giornata non limpida, ma chi se ne accorge, il sole c’è ed è caldo. Odore di aglio selvatico, ancora un alpeggio, un sorso d’acqua, un po' di frutta secca, si riparte, si cerca di mantenere la tabella di marcia, ma Luigi aspetta tutti con pazienza, per poter pranzare tutti insieme all’Alpeggio Barumboda.
Ci siamo, d’ora in poi ci aspetta la discesa, possiamo pranzare. In ordine sparso, macchie colorate sul prato, risate e chiacchiere, foto, … Qualche parola con Matteo e Federica, i proprietari dell’unica casa aperta, che ci accolgono sorridenti e che poi, ci offrono caffè e grappa che qualcuno di noi apprezza molto volentieri. E’ un piacere per me notare tanta gioia e spensieratezza, entusiasmo, serenità. E’ ora di ripartire, ora il sentiero è in discesa ma Luigi ci raccomanda ancora di fare molta attenzione .
Alpe Grausteini, la casa walser, la cappelletta che negli alpeggi non può mancare, un balcone sulla piana dell’Ossola ed i Corni di Nibbio imponenti e tenebrosi. Ancora giù, facendo attenzione, …..Magigè, Zevi, Lanca con la sua cappella.
Baite, alcune diroccate, di sasso, ormai nascoste nei boschi, ora si intravvedono, perché le piante sono spoglie, gli arbusti secchi. …Insediamento walser di Migiandione, un po’ di storia , ricordare è un bene…
La Villa, ancora case di sasso, ...una cappella o meglio una piccola chiesetta, con cancelletto di legno; ci disperdiamo a fotografare l’alpeggio, Luigi seduto sul muretto racconta di discese dei Lanzichenecchi, i Visconti di Modrone, guerriglie... Si riparte, ancora in fila, per arrivare al Santuario della Madonna d’Oropa.
Il Santuario, fatto costruire da un paesano di Migiandone per ringraziare la Madonna dopo aver trovato l'oro nelle gallerie di Pestarena, è meta di passeggiate. Ormai siamo arrivati, attraversiamo Migiandone percorrendo la strada asfaltata,in una processione non silenziosa.
Ecco il piazzale, le auto, il cannone, le bandiere al vento…
Un saluto caloroso, visi soddisfatti, una giornata splendida.
Saluto tutti con grande affetto, questa volta ancora di più, e questa volta, ancora una volta, mi soffermo a pensare che siete la mia seconda famiglia. Un abbraccio enorme.
Un grazie immenso a Luigi, per le sue parole, le sue “storie” e le sue capacità.
Un grazie al CAI Verbano Intra per aver permesso, con questa escursione, di far conoscere queste montagne, poco conosciute, a me care.
Maria Grazia