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Cascata del Toce, 1890. Federico Ashton

Cascata del Toce, 1890. Federico Ashton

 

Cascata del Toce, 1890. Federico Ashton

Il “pittoresco” come ideale alpino

Nella formazione di uno dei miti principali della modernità, quello della natura e della montagna, il ricorso al pittoresco ha svolto un ruolo ampio e diffuso, soprattutto attraverso il vettore “guidistico” (località pittoresca, paesaggio pittoresco, …) e quello più articolato degli apparati e dei supporti iconografici (pittura, illustrazioni, stampe, fotografia, incisioni, ecc.).

Tecnicamente con il termine pittoresco si intende tutto ciò che, prestandosi ad una rappresentazione pittorica, è dotato di determinate caratteristiche riconducibili a varie categorie di soggetti che spaziano dalle componenti naturali (corsi d’acqua, cascate, laghetti, sorgenti; vegetazione di vario genere arborea, floreale, boschetti, ripariale, ecc.) a quelle geomorfologiche (corsi d’acqua meandriformi, grotte, caverne, pinnacoli, creste rocciose, orridi, vette innevate, praterie, ecc.); dalle componenti animali (greggi e mandrie al pascolo, animali domestici, ecc.), a quelle antropiche (contadini, donne al lavatoio, baite e balconi fioriti, architetture, forni, fontane, ponticelli, cappellette, oratori, …). Anche la cascata del Toce non sfugge alla sua restituzione pittoresca.

Tutto concorre a dare conformazione e consacrazione del paesaggio montano a quello di “ideale alpino”, al “nostro” ideale alpino. Una mappa mentale che abbiamo costruito e costruiamo nel tempo, e che ci guida, facciamoci caso, in un conformistico idilliaco quadro visivo.

 

Toce Waterfall, 1890. Federico Ashton

The “Picturesque” as an Alpine Ideal

In shaping one of the central myths of modernity, that of nature and the mountains, resorting to the picturesque played a broad and far-reaching role, primarily through the vehicle of the "guide" (picturesque location, picturesque landscape, ...) and the more detailed one of iconographic elements and supporting media (painting, illustrations, prints, photography, engravings, etc.).

Technically, the term picturesque means everything that, lending itself to pictorial representation, is endowed with specific characteristics ascribable to various categories of subjects ranging from natural components (watercourses, waterfalls, lakes, springs; vegetation of several types, trees , flowers, groves, riverbanks, etc.) to those of a  geomorphological nature (meandering waterways, caves, caverns, pinnacles, rocky ridges, ravines, snow-capped peaks, grasslands, etc.); from the animal components (grazing flocks and herds, domestic animals, etc.), to human features (farmers, women at the wash-house, flower-decorated huts and balconies, architectural elements, ovens, fountains, bridges, chapels, oratories, ...). Even the Toce waterfall does not escape its picturesque rendering.

Everything contributes to giving shape and designation of the mountain landscape as the "alpine ideal", as "our" alpine ideal. A mental map that we have built and continue building over time, and which guides us, it must be noted, into a conformation of an idyllic visual image.